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Il Rizzoli inaugura la stanza dei desideri di Eleonora

19 Dicembre 2019

Un ambiente nuovo per lo svago dei bambini e dei ragazzi ricoverati presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica III a prevalente indirizzo Oncologico dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, diretta dal prof. Davide Maria Donati.

L’iniziativa nasce dalla storia di un’adolescente di 13 anni, Eleonora, affetta da osteosarcoma della gamba. Purtroppo lei non c’è più, nonostante le cure ricevute. Sabrina Bergonzoni, la mamma di Eleonora, ha voluto ricordare la figlia raccogliendo attraverso l’associazione AGITO giochi e altri materiali da donare a bambini e ragazzi ricoverati, essendosi resa conto di quanto contino durante un lungo e doloroso percorso di cura.

Il momento del taglio del nastro. Al centro il direttore generale del Rizzoli, Mario Cavalli; alla sua destra Sabrina Bergonzoni.

Sono state centinaia le persone che hanno contribuito all’iniziativa lanciata in rete lo scorso anno e poi proseguita. Sabrina ha constatato la mancanza in reparto di uno spazio ludico, dove i ragazzi possano trascorrere alcune ore in serenità con i propri cari. Nasce così, insieme all’associazione ARCS Onlus (Associazione per la Ricerca e Cura dei Sarcomi) e al dottor Massimiliano De Paolis, chirurgo ortopedico della Clinica, l’idea di uno spazio dedicato. “La stanza dei desideri di Eleonora” è oggi a disposizione dei bambini e dei ragazzi ricoverati nella Clinica Terza del Rizzoli.

Lo spazio è stato ristrutturato, con la supervisione della caposala Daniela Di Nicolantonio e una collaborazione artistica d’eccezione, quella del noto writer bolognese Rusty, che ha coinvolto un gruppo di giovanissimi con precedenti per imbrattamento per decorare i muri. Il contatto tra il dottor De Paolis e i writers è stato il prof. Luca Ciancabilla del Dipartimento delle Arti e dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, uno dei massimi esperti di “Street Art”. I giovani writers, supervisionati da Rusty, hanno così messo a disposizione della comunità le loro doti di artisti di strada.

C’è l’angolo relax con i divanetti, un tavolo tondo al centro e le postazioni per i pc (mobili e attrezzature sono stati donati dalle aziende Ilpo di Osteria Grande, SiComputer di Lugo e dal Lions Club di Zola Predosa). E c’è soprattutto l’assortimento di regali ricevuti dai tanti donatori, dagli intramontabili giochi da tavolo alla Playstation, tanti libri, gli smalti glitterati alla moda, pennarelli e materiali di cartoleria… Alcuni vengono custoditi nell’armadio dei desideri, per farne dono ai bambini e ai ragazzi quando devono affrontare una procedura particolarmente impegnativa. Tutto il resto, accuratamente organizzato dal personale del reparto con l’aiuto delle insegnanti della Scuola in Ospedale del Rizzoli e dei volontari di ARCS guidati dal segretario Paolo Vezzani, è da oggi in reparto al Rizzoli per esaudire i desideri dei giovani pazienti.

La storia di questo spazio colpisce per come tante diverse energie, dentro e fuori dall’ospedale, siano state unite per un obiettivo comune – osserva il direttore generale del Rizzoli Mario Cavalli. – La cura dell’ambiente in cui le persone interagiscono è sempre stato un impegno nella storia del nostro Istituto; quando entra in gioco anche il contributo di sensibilità  speciali come in questo caso, nascono esperienze uniche come la stanza dei desideri di Eleonora.

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