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La storia di Anna

Reimpianto di protesi di ginocchio con uso di pasta ossea progettata presso la BTM

Anna è una signora attiva e sportiva che ama camminare e pratica nordic walking anche dopo essersi sottoposta, nel 2016, ad un intervento di protesi totale di ginocchio. Ad un certo punto, però, avverte dolore all’altro ginocchio e si sottopone ad una radiografia ad entrambi. Nel ginocchio protesizzato le viene diagnosticata un’estesa osteolisi (rimaneggiamento strutturale dell’osso) ovvero il fallimento meccanico della protesi.

Anna deve essere operata e si rivolge all’Istituto Ortopedico Rizzoli dove viene ricoverata presso il reparto di Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva Tecniche Innovative diretto dal Dr. Dante Dallari. Viene quindi sottoposta ad un intervento di rimozione e sostituzione della protesi con una nuova di maggiori dimensioni – ed è qui che interviene la Banca del Tessuto Muscoloscheletrico (BTM).

Radiografia del ginocchio di Anna, con la vecchia protesi (a sinistra) e con la nuova protesi e l'impiego della pasta IGRAFT-C
Radiografia del ginocchio di Anna, con la vecchia protesi (a sinistra) e con la nuova protesi e l'impiego della pasta IGRAFT-C

Per dare maggiore stabilità alla protesi e ricostruire le parti ossee degradate a causa dell’osteolisi viene utilizzata un’innovativa pasta ossea (IGRAFT-C) progettata presso la BTM: la formulazione a base di tessuto osseo umano e di una sequenza specifica di 15 amminoacidi è in grado di promuovere rapidamente la rigenerazione del tessuto osseo.

Pasta IGRAFT-C progettata presso la BTM

Il periodo post-operatorio non è facile poiché la ripresa è lenta e il cambio di abitudini impattante (la nuova protesi, di maggiori dimensioni, consente la flessione del ginocchio solo fino a 90°). Quando, durante un controllo post-operatorio, Anna capisce che ha rischiato di perdere l’utilizzo della gamba, trova la forza di reagire.

Oggi, a un anno e mezzo circa dall’intervento, Anna va quotidianamente a lavorare con una bicicletta modificata su misura per agevolare il movimento del suo ginocchio e pratica ginnastica in piscina. Non ha ripreso nordic walking, ma riesce comunque a fare camminate, passeggia con il suo cane e visita posti nuovi. Ci racconta che conduce una “vita adattata”, come le piace chiamarla.

È tornata a fare le attività che la rendono felice. Buona prosecuzione Anna!

Anna in bicicletta "adattata"

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