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Piede torto congenito: la recidiva

Fig.11: PTC recidivato nell'equinismo: si noti come il piede risulta rigido nel movimento di flessione dorsale

La recidiva è la tendenza di un piede a ritornare verso la sua precedente posizione di deformità (fig.11). Circa il 10% dei casi trattati correttamente con la metodica Ponseti possiede una tendenza naturale a sviluppare una recidiva per lo più entro i primi 5-6 anni di vita, mentre sono molto più rare le recidive dopo i 6 anni.

La tendenza di un piede a recidivare può essere legata a numerose cause: mancata correzione iniziale, squilibrio muscolare, patologia genetica di base. Nell'ambito del trattamento con la metodica di Ponseti, la causa principale è la mancata adesione al protocollo di utilizzo del tutore.

In questi casi, è compito del medico intervenire tempestivamente, senza aspettare che il quadro peggiori e si strutturi ulteriormente. Generalmente è indicato ricominciare un ciclo di gessi per riportare il piede alla correzione iniziale e successivamente riprendere con maggior attenzione l'uso del tutore (fig.12). Nei casi in cui la recidiva comprenda anche una limitazione della flessione dorsale (recidiva dell'equinismo), può essere indicato, dopo un ciclo di gessi, ripetere la procedura di tenotomia del tendine di Achille.

Fig.12 - Trattamento per parziale recidiva in un bimbo di 2 anni. In questo caso la recidiva sembra correlata allo scarso e inadeguato uso del tutore

Le recidive devono però essere distinte da alcuni aspetti molto frequenti in un piede torto trattato e che non devono essere considerati patologici nelle prime fasi del cammino. Ad esempio, l'adduzione dinamica (quando il bimbo è sul lettino il piede appare normale, ma quando si mette in piedi la parte anteriore del piede punta verso l'interno e si allarga lo spazio tra alluce e secondo dito) o la supinazione dinamica (quando il bimbo è sul lettino il piede appare normale, ma quando si mette in piedi la parte anteriore del piede tende a supinare, cioè ad appoggiare sul bordo esterno). Tali aspetti generalmente si risolvono spontaneamente col passare dei mesi, via via che matura e si riequilibra l'attività muscolare. In alcuni casi però la supinazione dinamica può perdurare, rischiando di provocare la recidiva della deformità. In questi bambini è indicato eseguire, a partire dall'età di 3 anni circa, un intervento di trasposizione del tendine del muscolo tibiale anteriore. Il tibiale anteriore (muscolo che porta il piede verso l'alto) viene staccato dalla sua inserzione e reinserito più lateralmente. In questo modo, ogni volta che il muscolo si contrae (ad esempio, durante il cammino) il piede viene portato verso l'alto e in posizione corretta, invece che in supinazione.

 

Autore: Dr.ssa Costantina RacanoStruttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, Istituto Ortopedico Rizzoli.

Scheda informativa revisionata il 7 Gennaio 2021.