Al Rizzoli inaugurazione della mostra sul Fondo Grande Guerra. Resterà aperta sino al 26 giugno 2026
December 5th, 2025L’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna conserva nel proprio archivio storico un fondo che contiene oltre quattromila cartelle cliniche dei militari feriti durante la Prima Guerra Mondiale.
Un patrimonio di eccezionale valore nazionale, costituito da immagini radiografiche e documentazioni relative a giovani soldati provenienti da tutto il Paese che presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli durante la Prima Guerra Mondiale ricevettero cure mediche all’avanguardia e opportunità di recupero funzionale.
Da questo patrimonio nasce L’officina dei corpi, il progetto dedicato al fondo “Grande Guerra” dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, finanziato dal Ministero della Cultura e realizzato dal Rizzoli con l’Università di Bologna- Dipartimento di Storia Culture Civiltà, il Museo Civico del Risorgimento di Bologna, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e il Centro Medical Humanities dell’Università di Bologna.
Grazie a questa iniziativa è stato effettuato il riordino completo del fondo archivistico e realizzata una mostra presso la Biblioteca Umberto I del Rizzoli, aperta al pubblico dal 4 dicembre 2025 al 26 giugno 2026.
La mostra illustra l'evoluzione delle tecniche chirurgiche e protesiche sotto la guida dell’allora direttore dell’Istituto Vittorio Putti, l’impatto della Prima Guerra Mondiale sul sistema sanitario e la quotidianità dei soldati accolti al Rizzoli tra il 1915 e il 1920.
Le oltre quattromila cartelle cliniche che documentano le ferite della guerra di trincea sono corredate da disegni chirurgici, radiografie e annotazioni mediche che restituiscono il lato umano dei corpi mutilati e ricostruiti, dei reduci e dei prigionieri liberati, oltre di chi cercò di sfuggire alla brutalità del conflitto.
Il percorso racconta anche la rieducazione e il reinserimento nella vita civile: dal 1916 Bologna ospitò la Casa di rieducazione professionale per mutilati di guerra, dove centinaia di uomini poterono apprendere nuove competenze e costruire un futuro possibile.
Durante gli orari di apertura della Biblioteca (martedì, mercoledì e giovedì, 10.30–13.00), i visitatori potranno osservare le teche con cartelle cliniche originali e protesi storiche.
