L’alluce valgo è una deformità del primo dito del piede, che si presenta deviato lateralmente verso le altre dita. Questo spostamento è spesso accompagnato da una prominenza ossea sul lato interno del piede (testa del primo metatarso), che può risultare dolente e infiammata.
Contrariamente a quanto comunemente si crede, l’origine dell’alluce valgo non è da attribuire esclusivamente all’uso di calzature inadeguate, come i tacchi alti. Più frequentemente, questa condizione è associata ad altre patologie del piede, di natura congenita o acquisita.
Se trascurato, l’alluce valgo tende a peggiorare nel tempo, alterando progressivamente l’allineamento delle dita e compromettendo la funzionalità dell’avampiede. Per questo motivo è raccomandabile rivolgersi a uno specialista ortopedico, in grado di valutare accuratamente la situazione e proporre il trattamento più adatto.
Sintomi principali
- Dolore nella zona dell’alluce, anche a riposo
- Arrossamento, gonfiore e intorpidimento
- Ispessimento cutaneo (callosità)
- Deformità del piede
- Difficoltà nel camminare
Diagnosi
La diagnosi di alluce valgo è solitamente semplice e può essere sospettata dallo stesso paziente. È tuttavia fondamentale una valutazione clinica da parte di uno specialista, supportata da una radiografia in carico (eseguita in piedi), preferibilmente bilaterale, per individuare eventuali asimmetrie e misurare con precisione l’angolo di deformità.
Trattamento conservativo
In presenza di sintomi lievi e deformità iniziale è possibile adottare un approccio conservativo. Questo può prevedere:
- L’uso di calzature comode e adatte, che evitino sfregamenti sull’area interessata
- L’impiego di plantari realizzati su misura
- Terapie fisiche e farmaci antinfiammatori o analgesici
È importante sottolineare che il plantare svolge una funzione compensatoria, ma non corregge la deformità. La sua efficacia dipende dalla corretta realizzazione e dall’uso appropriato.
Esistono inoltre dispositivi come distanziatori, cuscinetti, calze o stecche correttive, che possono offrire un sollievo temporaneo, ma la loro efficacia nel lungo termine non è dimostrata, e in alcuni casi possono risultare controproducenti.
Trattamento chirurgico
Quando il dolore diventa invalidante e compromette la qualità della vita, il trattamento chirurgico rappresenta l’unica opzione risolutiva. L’intervento ha l’obiettivo di riallineare correttamente l’alluce e ridurre la sintomatologia.
La procedura chirurgica prevede osteotomie (sezioni ossee controllate) per correggere la deformità, fissate con mezzi di sintesi temporanei, e può essere modulata in base alla gravità del caso e al coinvolgimento di altre dita o dell’altro piede.

Anestesia e Ricovero
La scelta dell’anestesia viene concordata con il medico anestesista, in base alle caratteristiche del paziente. Quando possibile, si preferisce un'anestesia loco-regionale (“blocco spinale”), che consente di addormentare solo la parte inferiore del corpo, evitando procedure più invasive.
Gli interventi possono essere eseguiti in regime di ricovero ordinario, generalmente con degenza di una sola notte.
Decorso Post-Operatorio
Il recupero post-chirurgico è agevolato dall’uso di una speciale calzatura post-operatoria, che permette di camminare con parziale carico già dai primi giorni, utilizzando le stampelle per circa 4 settimane.
Al momento della dimissione, il paziente riceve un programma riabilitativo personalizzato che include:
- Visite di controllo
- Trattamenti fisioterapici
- Indicazioni per il ritorno graduale alle normali attività quotidiane
Grazie a questo percorso, è possibile ottenere un recupero rapido e sicuro, riducendo al minimo i disagi legati all’intervento.
Autori: Dr. Massimiliano Mosca e Dr. Silvio Caravelli, Ortopedia Bentivoglio, Istituto Ortopedico Rizzoli
Scheda revisionata il: 28 maggio 2025.