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Deformità complesse delle dita e dell'avampiede

Le deformità complesse dell’avampiede comprendono numerose alterazioni strutturali, come:

  • Dita a martello
  • Dita ad artiglio
  • Dita a maglio
  • Instabilità metatarso-falangee

Queste condizioni sono spesso correlate ad altre problematiche del piede (es. alluce valgo, piede piatto), a traumi o a variazioni anatomiche come l’ipermetria dei metatarsali.

Se non trattate, tali deformità possono peggiorare nel tempo, determinando disallineamento delle dita, dolore cronico, ulcerazioni, callosità e limitazioni funzionali.

Sintomi principali

  • Dolore all’avampiede, anche a riposo
  • Gonfiore, arrossamento e intorpidimento
  • Callosità diffuse
  • Alterazione della forma del piede
  • Difficoltà nel camminare

Diagnosi

La valutazione deve essere eseguita da uno specialista ortopedico con esperienza in chirurgia dell’avampiede. Durante la visita si analizzano l’appoggio plantare, la deambulazione e le deformità associate. È fondamentale eseguire una radiografia in carico, bilaterale, per analizzare l’anatomia del piede. Ulteriori esami di imaging possono essere richiesti in casi selezionati.

Trattamento conservativo

In fase iniziale, quando i sintomi sono lievi e non vi è progressione evidente, si può optare per:

  • Calzature ortopediche
  • Plantari su misura
  • Terapie fisiche e farmacologiche

Il plantare ha un ruolo compensativo, ma non corregge la deformità. Se la condizione evolve, è necessario rivalutare clinicamente la situazione prima di rinnovare il plantare, per evitare un peggioramento.

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico delle deformità complesse dell’avampiede ha l’obiettivo di ripristinare la corretta biomeccanica del piede attraverso un approccio completo e personalizzato. Le tecniche più utilizzate includono:

  • Osteotomie
  • Artrodesi
  • Plastiche dei tessuti molli

La scelta della procedura è personalizzata in base alla gravità del quadro clinico e alle esigenze del paziente.

Anestesia e Ricovero

La scelta dell’anestesia viene concordata con il medico anestesista, in base alle caratteristiche del paziente. Quando possibile, si preferisce un'anestesia loco-regionale (“blocco spinale”), che consente di addormentare solo la parte inferiore del corpo, evitando procedure più invasive.

Gli interventi possono essere eseguiti in regime di ricovero ordinario, generalmente con degenza di una sola notte.

Decorso Post-Operatorio

Il recupero post-chirurgico è agevolato dall’uso di una speciale calzatura post-operatoria, che permette di camminare con parziale carico già dai primi giorni, utilizzando le stampelle per circa 4 settimane.

Al momento della dimissione, il paziente riceve un programma riabilitativo personalizzato che include:

  • Visite di controllo
  • Trattamenti fisioterapici
  • Indicazioni per il ritorno graduale alle normali attività quotidiane

Grazie a questo percorso, è possibile ottenere un recupero rapido e sicuro, riducendo al minimo i disagi legati all’intervento.

Autori: Dr. Massimiliano Mosca e Dr. Silvio Caravelli, Ortopedia Bentivoglio, Istituto Ortopedico Rizzoli
Scheda revisionata il: 28 maggio 2025.

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