malattia,
trattamento
Deformità complesse delle dita e dell'avampiede
(scheda curata dal dr. Massimiliano Mosca e dal dr. Silvio Caravelli)
Le deformità complesse dell’avampiede comprendono numerose alterazioni strutturali, come:Dita a martelloDita ad artiglioDita a maglioInstabilità metatarso-falangeeQueste condizioni sono spesso correlate ad altre problematiche del piede (es. alluce valgo, piede piatto), a traumi o a variazioni anatomiche come l’ipermetria dei metatarsali.Se non trattate, tali deformità possono peggiorare nel tempo, determinando disallineamento delle dita, dolore cronico, ulcerazioni, callosità e limitazioni funzionali.Sintomi principaliDolore all’avampiede, anche a riposoGonfiore, arrossamento e intorpidimentoCallosità diffuseAlterazione della forma del piedeDifficoltà nel camminareDiagnosiLa valutazione deve essere eseguita da uno specialista ortopedico con esperienza in chirurgia dell’avampiede. Durante la visita si analizzano l’appoggio plantare, la deambulazione e le deformità associate. È fondamentale eseguire una radiografia in carico, bilaterale, per analizzare l’anatomia del piede. Ulteriori esami di imaging possono essere richiesti in casi selezionati.Trattamento conservativoIn fase iniziale, quando i sintomi sono lievi e non vi è progressione evidente, si può optare per:Calzature ortopedichePlantari su misuraTerapie fisiche e farmacologicheIl plantare ha un ruolo compensativo, ma non corregge la deformità. Se la condizione evolve, è necessario rivalutare clinicamente la situazione prima di rinnovare il plantare, per evitare un peggioramento.Trattamento chirurgicoIl trattamento chirurgico delle deformità complesse dell’avampiede ha l’obiettivo di ripristinare la corretta biomeccanica del piede attraverso un approccio completo e personalizzato. Le tecniche più utilizzate includono:OsteotomieArtrodesiPlastiche dei tessuti molliLa scelta della procedura è personalizzata in base alla gravità del quadro clinico e alle esigenze del paziente.Anestesia e RicoveroLa scelta dell’anestesia viene concordata con il medico anestesista, in base alle caratteristiche del paziente. Quando possibile, si preferisce un'anestesia loco-regionale (“blocco spinale”), che consente di addormentare solo la parte inferiore del corpo, evitando procedure più invasive.Gli interventi possono essere eseguiti in regime di ricovero ordinario, generalmente con degenza di una sola notte.Decorso Post-OperatorioIl recupero post-chirurgico è agevolato dall’uso di una speciale calzatura post-operatoria, che permette di camminare con parziale carico già dai primi giorni, utilizzando le stampelle per circa 4 settimane.Al momento della dimissione, il paziente riceve un programma riabilitativo personalizzato che include:Visite di controlloTrattamenti fisioterapiciIndicazioni per il ritorno graduale alle normali attività quotidianeGrazie a questo percorso, è possibile ottenere un recupero rapido e sicuro, riducendo al minimo i disagi legati all’intervento.Autori: Dr. Massimiliano Mosca e Dr. Silvio Caravelli, Ortopedia Bentivoglio, Istituto Ortopedico RizzoliScheda revisionata il: 28 maggio 2025.
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